
Associazione socio-culturale
MICHELE PALMINTERI
IL DISCO "LA TRADIZIONE MUSICALE A CALAMONACI"
Il disco “La tradizione musicale a Calamonaci” nacque dagli incontri avuti tra Ignazio Macchiarella (docente di etnomusicologia presso l'Università di Cagliari) e due studiosi calamonacesi che sulla scorta di motivazioni proprie (la tesi di laurea, Vincenzo Vacante, una grande passione per la storia locale, Giovanni Moroni) avevano iniziato da tempo la raccolta di documenti sonori del paese. La ricerca fu condotta in maniera sistematica ed a tappeto, coinvolgendo in pratica tutti i calamonacesi residenti nonché molti degli emigrati che ritornavano in paese per le ferie estive. Il risultato consistette in decine di ore di registrazione su nastro magnetico (parte delle quali furono depositate presso l'Archivio Etnofonico di Palermo, Istituzione che tra l'altro mise a disposizione gli apparecchi di registrazione).
I materiali raccolti nel corso della ricerca presentano nel complesso una diversa vitalità e quindi un diverso valore documentario.
Nel disco si ritrovano esempi musicali appartenenti ai principali generi vocali della tradizione orale della Sicilia: i canti monodici propriamente maschili (tra cui alcuni brani del repertorio dei carrettieri); le monodie marcatamente femminili (come i canti della passione o le ninna nanne e i repertori tradizionalmente destinati all'intrattenimento infantile e alla sfera della sfida domestica); i brani polivocali connessi con celebrazioni religiose (i lamenti della Settimana Santa, repertorio che appartiene ad una delle principali manifestazioni del canto a più voci ancora diffuso nel sud Italia e che in paese viene considerato la più solenne manifestazione musicale della tradizione); e le forme di polivocalità profana (i canti di paglia, un articolato repertorio che si presenta nella più tipica struttura ad accordo, così come avviene in altri analoghi repertori dell'agrigentino).
Mancano, invece, brani di musica strumentale (ad eccezione delle marce della festa di San Vincenzo), in quanto tale pratica, che come è noto è sempre ad appannaggio di interpreti altamente specializzati, risultava quasi del tutto assente.
Allo stesso modo mancano brani vocali con accompagnamento strumentale, prassi assai in uso in passato ad esempio nelle forme polivocali profane che, secondo gli stessi cantori, potevano essere sostenute dal marranzanu (schiacciapensieri) e/o dalla chitarra.
Il disco fu presentato presso la biblioteca - aula consiliare di Calamonaci l'11 agosto 1991 in occasione di una tavola rotonda sul tema “La ricerca e lo studio della musica di tradizione orale in Sicilia”, a cui seguì un piccolo concerti di cantori provenienti, oltre che da Calamonaci, da Burgio e Cattolica Eraclea.
Successivamente da lì si prese lo spunto per la realizzazione dei Convivi Musicali, che sono stati un punto di riferimento regionale per la valorizzazione di questo settore culturale ormai in fase di declino sempre più evidente.
Un momento dell'ascolto dei nastri magnetici durante la presentazione del disco l'11 agosto 1991.


La copertina del disco

Il manifesto della tavola rotonda in cui fu presentato il disco l'11 agosto 1991.