top of page

IL CONVIVIO MUSICALE

La manifestazione del Convivio Musicale, la cui prima edizione vide la luce nel maggio 1992,  ebbe la sua genesi nel 1991 come conseguenza della presentazione del disco “La tradizione musicale a Calamonaci”, realizzato grazie al contributo della nostra Associazione. Iniziatori e, dunque, fautori principali di questo evento, protrattosi per tante edizioni, sono stati i curatori del disco: Giovanni Moroni e Enzo Vacante.

Organizzata dalla nostra associazione, la manifestazione ha avuto anche la collaborazione del “Club Satie – Associazione per il piacere della musica” di Bologna, del Folkstudio di Palermo e il patrocinio della S.I.E. (Società Italiana di Etnomusicologia). L'ultima edizione, la 7^, fu organizzata nel 2007.

Il filo conduttore è stato quello di un incontro tra le diverse tradizioni di varie località della Sicilia e anche di oltre lo Stretto, incontro tra musica popolare e musica colta. Nata come una scommessa, l'idea riscosse subito l'interesse di antropologi e studiosi a vari livelli, dal semplice appassionato al docente universitario. Da menzionare, negli anni, gli interventi del prof. Pietro Sassu (docente ordinario di etnomusicologia presso l'Università della Basilicata), del prof. Paolo Emilio Carapezza (docente di storia della musica antica, medievale e rinascimentale della facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Palermo), del prof. Roberto Leydi (docente di etnomusicologia al DAMS di Bologna), della prof.ssa Elsa Guggino (docente di Storia delle tradizioni popolari nell'Università di Palermo), e, infine, di Ignazio Macchiarella (docente di etnomusicologia presso l'Università di Cagliari), quest'ultimo in varie edizioni anche in veste di organizzatore.

Serenate notturne, come una volta dinanzi i balconi delle case e per le vie del paese, i canti dei contadini, le orchestrine spontanee, i “cunti” che gli anziani con tanta pazienza raccontavano ai figli e ai nipoti, le ninnenanne, un recupero della memoria ma anche una piacevole riscoperta: ecco, in sintesi, ciò che fu nei vari anni lo spirito di fondo del Convivio.

Nei “Concerti di musiche di tradizione scritta e di tradizione orale” si sono visti alternare i superstiti cantori e sonatori locali (con quanto è rimasto del loro repertorio) e cantori e sonatori professionisti: da ricordare il gruppo vocale “Troubar Clair” di Bordighiera (Imperia), il gruppo vocale “Club Satie” di Bologna, le “Papere di latta” di Fiesole, il cantastorie Enrico Stassi, il cantautore Carlo Muratori, il cantastorie e puparo Mimmo Cuticchio, la cantautrice Matilde Politi.

Oltre all'ascolto di brani polivocali tradizionali, legati ai riti della Settimana Santa – i cosidetti “Lamenti” - durante le varie edizioni si sono ascoltati, potremmo benissimo dire, le ultime esecuzioni dal vivo di “Canti di paglia”, “Canzuni a la viddanisca”, "Canti a la carrittera", “Canti di sulfara” e serenate: pezzi tratti dal repertorio cosiddetto “profano” che ormai va definitivamente scomparendo, ma che, grazie a questa iniziativa, è stato possibile conservare tramite registrazioni audio-visive.

Da ricordare, tra l'altro, i duetti tra la 'za Nina Spataro e lu 'zu Tanu Gallo, due nostri compianti compaesani, che hanno allietato varie serate delle prime edizioni con i loro “canti di sdegnu”.

Nelle “Serate di balli in piazza” si esibivano piccole bande di fiati e percussioni o di strumenti a pizzico (mandolini, marranzani e chitarre). I tammmurinara chiamavano a raccolta girando per le vie dei paesi e - per la gioia degli abitanti di questi e di numerosi intervenuti da ogni parte d'Italia, calorosamente ospitati in case private – piccole musiche notturne, serenate e intrattenimenti musicali duravano a lungo nel fresco primaverile e estivo delle serate.

Una caratteristica di varie edizioni del Convivio è stato il suo carattere itinerante: Calamonaci era il centro principale dell'iniziativa, ma durante la settimana il Convivio faceva tappa in vari centri della Sicilia in cui si poteva ascoltare dal vivo cantori della più genuina tradizione musicale orale della nostra isola. Luoghi raggiunti sono stati, Montedoro, Cianciana, Cattolica Eraclea e Realmonte.

Un aspetto forse meno appariscente, emerso in tutte le edizioni, è stata la parte non ufficiale della manifestazione, quando, spente le luci degli spettacoli e delle formalità, tutti i gruppi, gli organizzatori, gli ospiti, si ritrovavano intorno al fuoco per la classica “arrustuta”. Lì, come per incanto, la musica riprendeva fiato e persone provenienti da vari paesi della Sicilia, della Sardegna, della Toscana, della Liguria, della Calabria, dell'Emilia Romagna, cantavano, ballavano, facevano musica insieme, imparavano a conoscersi e a rispettarsi. Fare musica insieme può sembrare semplice e banale per chi si conosce già, ma non lo è se a farlo sono persone che sino a poche ore prima non si conoscevano; se provenienti da varie parti d'Italia arrivavano in Sicilia con la testa piena di luoghi comuni e timorosi di conoscere i “siciliani”. Tutto, dopo, cambiava.

Ecco, anche a questo è servito il Convivio.

Purtroppo è dal 2007 che la manifestazione non ha più visto la luce. Ma questa è un'altra storia: una storia legata ormai alla tendenza politico-burocratica di relegare la cultura ai margini delle proposte da valorizzare e non di considerarla come fonte di crescita sociale ed economica.

Oramai la realizzazione a costo zero, a cui, pian piano, sono state relegate tutte le attività culturali, è diventata una chimera irraggiungibile.

 

Il manifesto ufficiale della I^ edizione svoltasi nel 1992.

Cantori di Calamonaci durante la I^ edizione svoltasi nel 1992.

bottom of page